Descrizione
Nello spazio antistante questa chiesetta c'era, fino a non molti anni or sono, un'enorme lastra di pietra, forse un dolmen.
Si narra che sotto quel masso vi fosse una chioccia con i pulcini d'oro, e che chiunque fosse riuscito, da solo, in una notte buia e tempestosa, a sollevare quella pietra si sarebbe potuto appropriare del prezioso tesoro e diventare ricchissimo.
Quando la cappella era ancora agibile, nel mese di marzo, la si raggiungeva con la tradizionale processione; successivamente, lì si celebrava una messa propiziatoria e, soprattutto negli anni di siccità, si invocava la pioggia. Questa celebrazione religiosa avvalorerebbe l'ipotesi secondo cui Madonna dell'Idri significherebbe Madonna dell'acqua, da hydro=acqua.
Oggi un prezioso intervento di restauro, ad iniziativa dell'ente e della Parrocchia ha recuperato quello che sembrava
essere un ormai cancellato ricordo del passato.