Descrizione
Le origini di Cerfignano sono incerte: probabilmente i primi abitanti, che secondo lo storico Maggiulli, venivano dalla Grecia, si stabilirono nel punto più alto del territorio comunale denominato "chisura la chiesa", nei pressi dell'attuale pineta di Santa Cesarea. Il rinvenimento di resti preistorici avvalorerebbe questa ipotesi.
Si suppone che in età romana Cerfignano divenne luogo di passaggio obbligato nel lungo viaggio da occidente e oriente e, a testimonianza di ciò, troviamo oggi, fuori dell'abitato, una strada con basolato di epoca romana, che fonti orali considerano la continuazione della via Traiana Salentina che univa Taranto a Brindisi e si allungava verso sud fino al Salento meridionale. Un'ipotesi, avanzata da G. Arditi, sostiene che Cerfignano sia stata, nell'antichità, un luogo di concentramento militare dipendente da Otranto. Non esiste, tuttavia, alcun documento che confermi questa supposizione.
Nei due secoli intorno all'anno Mille, nelle campagne circostanti l'attuale abitato, così come in tutta la Terra d'Otranto, si insediarono monaci orientali che praticavano i loro consueti riti e preghiere e influenzavano anche la vita dei villaggi rupestri che li accoglievano. Testimonianza tuttora visibile di quegli antichi insediamenti rupestri sono le grotte scavate nella roccia della zona denominata, appunto, "Crutti".
I primi documenti scritti ci dicono che Cerfignano fu un "casale" dipendente da Minervino di Lecce, villaggio dato in feudo nell'anno 1190 dal normanno Tancredi d'Altavilla al barone Roberto Anibaldo. Altri documenti riferiscono che dal 1398 al 1463 Cerfignano fece parte del Principato di Taranto, sottoposto alla famiglia degli Orsini, e dal 1464 al 1466 fu dipendente dal Regio Fisco. Da un documento di Notar Nicola Massaro, redatto il 21 settembre 1464, si evince che Cerfignano e Vitigliano dipendevano dal Contado di Castro, mentre Armando Perotti riferisce che alla fine del XVII secolo Cerfignano apparteneva allo stato di Castro. Nel territorio di Cerfignano cadevano, in quel periodo, numerose "pescarie" e la zona marittima cerfignanese dal confine dello stato presso Badisco fino alle vicinanze di Porto Miggiano.
Per quanto riguarda i feudatari che si avvicendarono a Cerfignano, sappiamo che la famiglia del cavalier Marco Ventura ebbe in feudo il Casale da Federico d'Aragona nel 1491. Dai Ventura il feudo passò alla famiglia dei Baroni Rossi, i quali lo tennero per molti anni e fino alla soppressione della feudalità nel 1806, pur conservando il titolo baronale di Cerfignano. Il 1806 segnò la data d'inizio del decennio francese a Lecce e in Terra d'Otranto, che si chiuse nel 1815 e che venne seguito, fino al 1860, dalla restaurazione borbonica. Cerfignano è comune autonomo fino al 1829, precisamente fino a quando, il 21 agosto 1829, un regio decreto ne stabilisce l'unione in amministrazione comunale a Minervino di Lecce. Con la citata legge del 25 giugno 1913 Cerfignano è distaccata da Minervino per formare, con Vitigliano e Marina di Santa Cesaria un comune autonomo.
Le origini del nome
Tre sono le ipotesi sulle origini del nome di Cerfignano: due sono supposizioni di studiosi salentini, una è giunta a noi per tradizione orale. La prima è quella avanzata da G. Arditi, il quale sostiene che la cittadina prese il nome di Cerfignano (Cervineanum) per "l'abbondanza dei cervi che vi si annidavano". Tale supposizione è richiamata nello stemma, raffigurante un cervo che di sta abbeverando ad una fonte, con alle spalle un albero di ulivo.
Secondo A. Perrotta deriverebbe dal termine greco χυρβιξ (pietra sacra in forma piramidale), considerando che Cerfignano sorge in una regione ricca di monumenti megalitici. Infine, secondo la tradizione orale popolare da Cervinius, dal nome di un antico centurione romano.