Vitigliano

Cenni storici

Descrizione

Le origini antichissime ma incerte di Vitigliano sono riconducibili al periodo preistorico, come testimoniano due costruzioni monumentali: il Menhir e il Cisternale. I Menhir (e quindi anche quello di Vitigliano) risalirebbero all'età del bronzo e, quasi certamente, nei loro pressi si celebravano riti religiosi o magici, oppure venivano usati come tomba.

Il Cisternale, arcaico monumento unico nel suo genere, potrebbe essere stato legato alle usanze del culto divino nel periodo della civiltà messapica.
Poche notizie sono giunte fino a noi sulla storia del paese un periodo romano: tra di esse quella relativa alla sua fondazione da parte di Vitellio, centurione romano.

Altrettanto scarse le informazioni relative agli inizi del periodo medievale. I primi documenti scritti da cui si possono attingere notizie per ricostruire la storia di Vitigliano risalgono al 1447. Sulla base di alcuni dati riportati da A. Lazzari sulla Contea di Castro, cui Vitigliano apparteneva, si può ipotizzare che, nel giro di tre secoli, dal XV al XVIII secolo, Vitigliano, da piccolissimo villaggio, sia via via cresciuto, accogliendo nuovi abitanti, sino a svilupparsi soprattutto verso la fine del Seicento e durante tutto il Settecento, come testimoniano le chiese e Palazzo Ciullo, databili tra la metà del XVII e la prima metà del XVIII secolo. Nel 1447, infatti, Vitigliano contava solo 8 fuochi, circa un secolo dopo 42 e 62 nel 1732. Si potrebbe dedurre che il paese abbia vissuto la sua storia a partire dal periodo romano, attraverso il periodo feudale e via via nei secoli successivi come altri centri della Contea di Castro che ebbe come ultimo feudatario il barone Giovanni Battista Rossi, il quale successe allo zio Gennaro Rossi nel 1804.

Nel 1806, come già accennato, a Lecce e in Terra d'Otranto si ha la soppressione feudale e inizia il decennio francese e anche Vitigliano vive sotto l'egemonia dei francesi. Dal 1815 a fino all'unità d'Italia, questa terra e tutto il Meridione passa sotto la dominazione borbonica. Vitigliano rimane comune autonomo fino al 1829, fino a quando, cioè, un Regio Decreto che stabilisce nuovi comuni nella zona, assegna il paese come frazione a Ortelle, che è dichiarato comune autonomo. Meno di un secolo dopo Vitigliano è nuovamente distaccato da Ortelle per formare, insieme con Cerfignano e Santa Cesarea, un nuovo comune autonomo.

Le origini del nome

Come per Cerfignano, anche le notizie sull'origine del nome ci pervengono attraverso fonti scritte e orali.

L'opera di G. Arditi fornisce due ipotesi. Una prima indicherebbe in Vitellio, centurione romano, il fondatore del paese, che da lui avrebbe prese il nome. Secondo un'altra supposizione, il nome di Vitigliano deriverebbe dal latino Vitiarum "vigneto", e il villaggio sarebbe nato grazie ai molti vigneti che anticamente si estendevano nella zona.

La terza e ultima ipotesi, giunta per tradizione orale popolare, ci dice che il nome di Vitigliano deriverebbe da un vitello scappato dalla mandria e arrivato nel territorio dell'attuale paese insieme con i due pastori che lo inseguivano per riprenderlo. Il racconto popolare sembra riecheggiare nello stemma che rappresenta un vitello con accanto un albero d'ulivo e in alto una stella.

Ultimo aggiornamento: 07/03/2024, 19:58

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